Inversione di identità
Posted by pj su 18 aprile 2007
Francesco Alberoni si esprime, su Panorama, in relazione al Darwin day: «dopo il crollo del marxismo, la grande ideologia atea che prometteva la felicità terrena, continua in altre forme la lotta fra atei e credenti… mi sembra che gli atei abbiano riesumato una bandiera nella teoria dell’evoluzione di Charles Darwin. Ora, una teoria scientifica non dice e non può dire nulla sull’esistenza o sulla non esistenza di Dio… Fare del Darwin day una celebrazione del trionfo della scienza contro la fede mi sembra perciò una sciocchezza. Com’è una sciocchezza difendere la fede negando la teoria dell’evoluzione e cercando di dimostrare, scientificamente, l’intervento divino».
Scienza e fede possono parlarsi, ma si muovono su due piani essenzialmente diversi. È un controsenso quando la fede, per sua essenza accettazione sulla fiducia, sente l’esigenza di avvalersi dello strumento tecnico per avvalorare le sue ragioni; è avvilente quando la scienza si atteggia a religione, proponendo dogmi, assunti e verità non verificabili. E la querelle non si risolve tentando di ammantare la scienza di fede, o di ammantare di fede la scienza.
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